Riprogettazione dell area relatica all Isola dei Granai. Danzica - Polonia
Nel 1989 il Comune di Danzica e l’Ordine degli Architetti polacco promuovono
un concorso ad inviti per la riprogettazione dell’area relativa all’Isola dei
Granai a Danzica. Oltre al gruppo diretto da Gianni Braghieri, vengono invitati
A. Brandt, A. Cantafora, P. Eisenman, G. Grassi, M. Graves, R. Krier, G. Polesello
e L. Semerani. Gli eventi politici di quegli anni, con l’apertura verso l’Europa,
contribuiscono a dare impulso alla ricostruzione della città ed alla rinascita di
aree abbandonate, come nel caso dell’Isola dei Granai, in seguito ai bombardamenti
della fine della seconda guerra mondiale.
L’Isola un tempo costituiva il centro della città commerciale. Danzica era
infatti uno dei maggiori porti commerciali sul Baltico e l’isola, posta di
fronte al centro della città antica, tra i canali Motlawa e Radunia ospitava
il porto cittadino. Il tema assegnato era quello della ricostruzione del
tessuto urbano dell’isola, operando nel contempo una trasformazione funzionale
dell’area in nuovo centro commerciale e culturale di Danzica.
Il progetto, partendo dai pochi edifici rimasti, per lo più magazzini,
ricostruisce un tessuto urbano che ripropone la memoria dell’antico impianto
gotico, con fronti compatti lungo il fiume e lungo le principali vie di
percorrenza interna ed ampie corti interne. Negli antichi punti cardine
vengono poste le architetture principali: il teatro, il centro sportivo,
l’edificio commerciale, che diventano insieme alle preesistenze storiche:
la Zuraw ossia la Porta della gru e l’enorme gru di legno del xv secolo,
gli elementi focali, ordinatori del sistema.
Gianni Braghieri:
La distruzione e la successiva ricostruzione del centro storico di Danzica avvenuta dopo l'incendio nazista del 1945 segna un momento importante nella storia dell'architettura della città, fornendo oggi una risposta concreta all'eterno problema di come interviene nella città antica.
La memoria della città. il suo tracciato che ne rende leggibile la costruzione sono gli elementi inscindibili, il punto di partenza, il carattere di identificazione della città con la sua storia.
Partendo da queste considerazioni, l'intervento per l'isola dei granai traduce l'insieme delle considerazioni sulle letture delle permanenze storiche attraverso l'assunzione di alcuni principi generali dell'architettura. Nel riassumere gli elementi che costituiscono il progetto va posta in evidenza la relazione del tracciato viario rispetto alla struttura originaria e quindi con la parte più antica della città di cui ne costituisce, come è evidente, un proseguimento ideale.
Questa scelta conduce alla riconferma delle costruzioni sul fronte canale dove la riproposizione impossibile del sistema edilizio originario, di tipo industriale su lotti profondi, interamente costruiti e attigui fra loro, determina la scelta di un sistema di abitazioni a corte, per i quali comunque negli aspetti tipologici viene mantenuta l’idea del granaio. Un portico commerciale costituisce la base di queste costruzioni, ponendosi come elemento che evidenzia l’unità dell’intero fronte sulla Motlawa.
La collocazione degli organismi edilizi pubblici più significativi da un punto di cista esclusivamente collettivo, è ordinata lungo un tracciato che si sovrappone alla struttura viaria esistente attraversando in senso longitudinale l’isola. Su questo asse ideale creano punti di riferimento urbano il centro civico, gli uffici del comune, il museo delle città baltiche e il palazzo dei congressi. Quest’ultimo funge da elemento terminale, punto di cardine sul quale convergono i due principali assi che seguono lo sviluppo dell’isola.
Nella parte opposta dell’isola il progetto prevede un’edilizia meno compatta, confermando la situazione originaria, in essa sono previste una stazione terminale ferroviaria o di autolinee e la collocazione di attrezzature sportive.
- Anno
- 1989
- Città
- Danzika
- Superfice
- 70000mq