Il progetto ha previsto il restauro di tutte le parti interessate dai degradi, il rifacimento dei tetti, del sistema di scolo delle acque, la ripresa dell’intonaco, la sarcitura delle lesioni, il ripristino delle parti erose, degli stucchi, degli infissi, degli affreschi e l’allestimento del museo diocesano. La logica dell’intervento di restauro si riferisce a tecniche già consolidate, per pratica e applicazione tale da non snaturare e compromettere tutto ciò che la fabbrica testimonia a tuttoggi.
Le destinazioni d’uso che la curia vescovile di Noto ha previsto per questo immobile risultano confacenti con le caratteristiche pubbliche e private di questo monumento, che, una volta restituito al suo antico splendore, contribuirà a dare nuova luce alla città di Noto.
Con l’intervento in oggetto, oltre agli aspetti legati al restauro, è stata affrontata la problematica della sicurezza sismica del monumento.
L’istituzione del Museo diocesano intende rispondere all’esigenza di custodire, recuperare e valorizzare la memoria della comunità territoriale della Diocesi di Noto e di comunicarla all'uomo d'oggi.
Il museo diocesano si propone come il centro-motore di un ampio settore della vita culturale della diocesi. Mediante mostre, dibattiti, convegni, visite guidate e altre iniziative che in esso si svolgeranno, vuole essere un'entità viva, uno strumento quanto mai attuale ed efficace per una feconda pastorale della cultura e per una comunicazione straordinariamente vivace e accattivante sia di cultura che di fede.
- Anno
- 2010
- Città
- Noto(SR)
- Stato
- Completato
- Committente
- Protezione Civile SR