L’immobile dell’ ex Mercato di Ispica fu costruito nel primo trentennio del XX sec. e terminato nel 1932, inserendosi nel contesto dell’architettura sociale del regime fascista.
La valenza e l’obiettivo originario del manufatto era quello di realizzare un fulcro di vita sociale ed economica; infatti, sia la distribuzione planimetrica che gli ambienti presenti rispecchiano le intenzioni progettuali, ospitando al suo interno diverse attività artigianali e commerciali.
Nel tempo, la struttura ha subito le conseguenze evolutive a seguito dell’espansione delle città, che di fatto ha annullato la valenza del mercato.
A seguito di ciò, la struttura è stata abbandonata per cui, la mancata manutenzione nel tempo, ha prodotto l’inevitabile degrado delle diverse parti strutturali che la compongono.
Negli anni ’80 la struttura è stata oggetto di un intervento di recupero e trasformazione, attuando una serie di interventi al fine di valorizzare gli spazi in sintonia con le nuove esigenze socio-culturali, imposte dalla nuova destinazione d’uso; l’ex Mercato diventa Centro Studi Polivalente.
Le trasformazioni sostanziali sono consistite nella realizzazione di soppalchi in legno e ferro sia negli ambienti angolari del portico, sia negli ambienti laterali, sfruttando la notevole altezza dei vani. Gli ambienti recuperati vengono destinati a sale espositive e salette per conferenze, tali da soddisfare le nuove esigenze sociali e ricreative.
Viene realizzata la copertura dell’atrio centrale, una struttura tubolare metallica con pannelli in plexiglass, in modo da poter usufruire dell’intera struttura anche nei periodi invernali, e contestualmente viene realizzato l’attuale sistema di raccolta e scolo delle acque meteoriche.
Il portico, solo in un secondo momento, viene utilizzato come spazio espositivo permanente.
Negli ultimi anni, a seguito del degrado in cui versava, alla struttura è stata cambiata parzialmente la destinazione d’uso, utilizzando parte degli ambienti come uffici del Comando Comunale dei VV.UU.
Nel 2002, a seguito della tromba d’aria prima, e nel settembre del 2003 dopo, a seguito dell’alluvione che ha colpito la zona Sud Orientale della Sicilia, nelle province di Siracusa e Catania, la struttura ha subito notevoli danni, che ha peggiorato lo stato di conservazione e aumentato la precarietà del sistema di copertura, decretandone come conseguenza l’abbandono totale del monumento.
L'intervento di recupero e conservazione nel quadro della riparazione e ristrutturazione, conseguito ai sensi della legge 433/91, richiede di operare attraverso un approccio che consideri le modalità di risposta della fabbrica all'azione sismica, al fine di ottenere il miglioramento sismico ha previsto:
La demolizione dei soppalchi in ferro e legno, per ripristinare la spazialità originaria;
Il consolidamento dei muri perimetrali degli ambienti prospicienti sul portico e inoltre un consolidamento della parte terminale dei cantonali, ed una impermeabilizzazione di tutte le parti aggettanti con intonaco a cocciopesto;
L'inserimento di n°8 tiranti che hanno migliorato la risposta sismica della struttura con la realizzazione successivamente di iniezioni di malta all’interno dell’alloggiamento, per garantire migliore aderenza;
La realizzazione dell’intero sistema di copertura e la posa in opera del nuovo manto di copertura realizzato con tegole in del tipo “alla siciliana”;
Il nuovo sistema di raccolta e scolo delle acque meteoriche è stato incassato nello spessore del muro perimetrale;
La distribuzione planimetrica degli spazi ha imposto l’apertura e il dimensionante di nuovi vani murari, con la necessità di progettare la realizzazione di nuovi architravi;
La realizzazione di nuove murature ricavate agli angoli del portico, saranno chiusi da dei setti murari realizzati in muratura portante di blocchi di pietra calcarea;
Il rifacimento di intonaco interno e all’esterno è stato realizzato con una “copertina” di protezione in cocciopesto;
Un restauro del paramento lapideo degradato;
L’attuale copertura della corte, si è riverniciata mentre i pannelli di plexiglass, ormai opacizzati, sono stati sostituiti con degli altri di nuova fattura. Si è, inoltre, apportata una modifica alla struttura, la parte centrale è stata modificata inserendo una struttura scorrevole realizzata con gli stessi materiali, in modo da consentire in estate un miglior ricircolo dell’aria all’interno della costruzione;
Gli infissi di legno esterni smontati, restaurati, riverniciati e ricollocati nella loro posizione originaria; Gli infissi interni, smontati e sostituiti con nuovi infissi realizzati in alluminio colore acciaio e vetri camera;
Negli ambienti ristrutturati e nel vano ingresso sono stante collocate nuove pavimentazioni in lastre di pietra calcarea, mentre i piani soppalcati sono stati pavimentati con doghe in legno;
Al fine di conservare gli spazi recuperati, si è previsto l’inserimento all’interno dei cancelli di telai in ferro con pannelli in plexiglass.
- Anno
- 2009
- Città
- Ispica(RG)
- Stato
- Completato
- Superfice
- 1000mq
- Committente
- Comune di Ispica