Inaugurato ieri uno dei primi cantieri del cuore del centro storico cittadino
di Barbara Bologna
Fonte: Il Centro – L’Aquila
È il primo vero atto dell’attesa ricostruzione del centro storico dell’Aquila, e per ora resta isolato. Ieri mattina è stato inaugurato il cantiere dei lavori di restauro della chiesa di San Biagio Amiterno, in via Sassa, nel cuore del centro cittadino. A finanziare l’intervento, per circa 3 milioni di euro, è l ente filantropico «Fondazione Roma». All’iniziativa erano presenti l’arcivescovo, Giuseppe Molinari, che ha benedetto l’avvio dei lavori, il sindaco, Massimo Cialente, il sovrintendente ai Beni architettonici e paesaggistici (Bap), Luca Maggi, ed Emanuele Emmanuele, presidente della Fondazione Roma. Una cerimonia semplice ma intensa che ha visto anche la presenza di esperti e appassionati degli interventi di recupero. La chiesa di San Biagio, prima del sisma, era la parrocchia universitaria intitolata a San Giuseppe artigiano, affidata alle cure pastorali del giovane sacerdote, don Luigi Maria Epicoco. Ricostruire questo complesso significa restituire un cuore pulsante alla comunità degli studenti. L’edificio religioso ha una storia lunga quanto quella dell’Aquila. Le sue origini risalgono alla prima metà del duecento. Il complesso di San Biagio fu distrutto dal terremoto del 1703 per tornare in vita verso gli anni 40 dello stesso secolo. A partire dalla metà degli anni 90 del ‘900, l’edificio fu adibito a sede di fiere e mostre e spesso a spazio per eventi culturali. Tra un anno e mezzo, L’Aquila potrà riavere una parte del cuore del centro storico. Via Sassa, prima del maledetto 6 aprile 2009, era il centro della vita notturna dei giovani aquilani, un luogo carico di storia, vivo e vitale, ora cupo e solitario. La sera del 5 aprile 2009, domenica delle palme, San Biagio ospitò un concerto di musica sacra offerto dalla società aquilana dei concerti «Barattelli» per l’avvio della settimana santa, e con un concerto organizzato dalla stesso ente, eseguito dagli «Archi del Cherubino», ieri mattina è stato inaugurato l’ avvio dei lavori. «Interverremo attraverso il consolidamento strutturale, la messa in sicurezza e il restauro delle parti decorative», ha spiegato
Salvatore Tringali, direttore dei lavori. Per la prima volta, a distanza di 21 mesi dal sisma, si procederà ad un recupero totale e non alla sola operazione di messa in sicurezza. «Opereremo un miglioramento sismico su tutto l edificio, anche nelle parti non compromesse dal terremoto», ha specificato ancora il direttore dei lavori. Gli effetti del sisma, sul complesso di San Biagio, sono stati molto rilevanti: collasso della sommità della facciata, lesioni profonde e crolli nella navata centrale con compromissione degli affreschi della volta, danni più lievi nelle navate laterali. «Da tanto tempo chiediamo ai politici di intervenire, di far partire la ricostruzione», ha detto l’arcivescovo Molinari, «questo è un piccolo segno. Ci auguriamo che la ricostruzione cominci presto e bene». I lavori iniziati ieri, dureranno 540 giorni. Saranno eliminiate le parti strutturali negative, verranno rifatti tetti e pavimentazione, saranno restaurate le parti decorative e rinnovati l’impianto elettrico e il riscaldamento. «Quando la chiesa sarà restituita sarà perfettamente funzionale e pronta per l’uso», ha specificato il direttore dei lavori. Presto dovrebbero partire anche i lavori di restauro della chiesa di San Giuseppe dei Minimi, sede dell’ente musicale «I Solisti aquilani». La chiesa affaccia su via Roio ma è parte dello stesso corpo strutturale di San Biagio. La progettazione è ormai completata e approvata, manca solo l’avvio del cantiere. A finanziare il recupero è il governo del Kazakistan con 1,7 milioni di euro. L’accesso alla zona rossa e la supervisione dell’avvio dei lavori sono a cura del Super-coordinamento per la sicurezza in centro.
LCT
Laboratorio Città e Territorio studio di Architettura a Ispica, Architetti Tringali e La Rosa
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